Un percorso dedicato e personalizzato per imparare a gestire lo stress di ogni giorno con tecniche di biofeedback e strategie per riallineare il proprio stile di vita al naturale ritmo circadiano.
Può esistere la vita senza lo stress?
Lo stress è quel sistema che ci permette di fornire l’energia necessaria a “farci funzionare”, e ci permette di rispondere a tutti gli stimoli che in qualche modo richiedono una nostra attività per essere gestiti, in ogni momento della nostra vita. Di fatto quindi finché c’è vita, esiste anche un sistema attivo di risposta allo stress.
Quando siamo sotto stress vengono attivati due sistemi di risposta principali: il sistema nervoso (per una prima risposta più veloce, tipo combatti o fuggi) e il sistema ormonale (per una risposta più lenta, che, semplificando, attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene produce cortisolo per mantenere alta l’energia in circolo necessaria a ripristinare l’equilibrio che l’evento stressante ha fatto perdere).
La natura ha calibrato questi sistemi durante tutta l’evoluzione umana, favorendo situazioni per cui ad ogni evento stressante succede un momento di recupero, come ad esempio una convalescenza al termine di un evento infettivo. Tuttavia, quando questi sistemi sono mantenuti in stato di costante attivazione per lunghi periodi, come purtroppo avviene con gli stimoli costanti della vita moderna (notizie negative e allarmanti 24h, uso inappropriato di tecnologia, nuove abitudini legate alla sedentarietà, diversa organizzazione sociale, ecc.), si formano nel tempo delle disfunzioni per cui tutto il sistema perde capacità di adattamento (comparsa di disturbi del sistema nervoso autonomo, ormonali, perdita di massa muscolare/ossea, accumulo di grasso intra muscolare e viscerale).
In pratica si viene a formare quella condizione descritta come infiammazione cronica di basso grado legata all’attivazione costante del sistema dello stress. Questa condizione determina la comparsa di sintomi vaghi e aspecifici (MUS), che se permangono possono portare nel tempo ad evolvere in sintomatologie più strutturate, fino alla comparsa anche di vere e proprie patologie. Per un’autovalutazione dei MUS puoi scaricare la scheda del progetto realizzato nel 2020 “Aver cura di chi ci ha curato”
Quali sono le strategie efficaci per la gestione dello stress, e perché è importante il rispetto della circadianità per l’avvio di un percorso di recupero da stress psico-fisico?
- In generale, visto che lo stress è inevitabile, sono utili tutte quelle strategie che favoriscono la creazione di un’alternanza tra periodi di stress e periodi di rilassamento. In questo modo, interrompendo la permanenza dello stimolo stressante, si favorisce una migliore funzione che potrebbe essere definita come “manutenzione ordinaria”, ovvero un miglior bilanciamento tra catabolismo e anabolismo del sistema.
- L’evoluzione umana è stata condizionata dai ritmi naturali del giorno e della notte, della luce e del buio che cambiano con le stagioni, per cui tutte le funzioni biologiche legate all’attivazione della risposta allo stress devono rispondere a questa naturale alternanza. Un esempio su tutti è dato dalla secrezione ormonale del cortisolo, chiamato anche “ormone dello stress”, con un naturale innalzamento al mattino e una riduzione alla sera. Modificare alcuni comportamenti per ottimizzare questi ritmi è fondamentale per ottenere un riequilibrio che diventi stabile nel tempo.
- Albert Einstein disse “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. È quindi fondamentale capire che per ottenere un risultato di diminuzione di sintomi e miglioramento della risposta allo stress è importante adottare nuove strategie, validate dalla letteratura scientifica e di facile applicazione. Queste strategie (intese come intervento “minimo” rispetto a tutti i possibili piccoli aggiustamenti di stili di vita) sono riassunte in un documento liberamente scaricabile al link
Cosa sono le tecniche di biofeedback respiratorio proposte assieme alle strategie legate agli stili di vita, e a cosa servono?
- Controllando gli stimoli che il nostro corpo riceve è possibile ottenere una risposta fisiologica prevedibile, misurabile e coerente con un obiettivo, si parla quindi di biofeedback come di sistemi di biohacking.
- Con tecniche che utilizzano la respirazione, e con l’uso contemporaneo di stimoli respiratori, visivi, auditivi, e di controllo neuro-muscolare è possibile ottimizzare temporaneamente la comunicazione tra il sistema cardiaco, polmonare e vascolare, ottenendo un immediato effetto antistress che permane per un certo tempo e può essere ripetuto al bisogno.
- Le tecniche sono di facile apprendimento, applicazione e richiedono solamente 5 minuti per essere eseguite rendendole uno strumento al contempo efficace ed efficiente.
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